Chicche alla sorrentina

Le chicche di patate alla sorrentina sono un primo piatto perfetto per chi segue una dieta vegetariana: ecco come si realizzano.

Ingredienti per 4 persone

  • Preparazione 60 min
  • Patate 500 g
  • Farina 150 g
  • Mozzarella di bufala 250 g
  • Pomodori 400 g
  • Basilico quanto basta
  • Olio extravergine di oliva quanto basta
  • Aglio quanto basta
  • Sale quanto basta
  • Parmigiano grattugiato quanto basta

Preparazione Chicche alla sorrentina

  1. Lavate le patate, lessatele in abbondante acqua (i tempi variano in base alla grandezza delle patate, per le patate medie occorrono 20 minuti). Scolatele e quando sono ancora calde, sbucciatele. Schiacciatele con uno schiacciapatate o con un passaverdure. Fate una fontana con 125 g di farina su un piano di lavoro e mettete al centro le patate e un pizzico di sale.
  2. Lavorate l’impasto fino ad amalgamare bene gli ingredienti, formate un panetto compatto e sistematelo su un piano di lavoro infarinato. Dividete l’impasto in quattro parti e formate dei filoncini lunghi 30-40 cm. Con un coltello tagliate le chicche leggermente più piccole di un centimetro. Pian piano che le tagliate sistematele su un vassoio infarinato, copritele e tenetele da parte.
  3. Tagliate la mozzarella a pezzetti e tenete da parte. Preparate il sugo: lavate i pomodori e sbollentateli in acqua calda. Spellateli e poi tagliateli prima a metà per eliminare i semi, poi a cubetti. Riscaldate l’olio in una padella, aggiungete l’aglio schiacciato e lasciate profumare. Togliete l’aglio, unite i pomodori, salate, e aggiungete qualche foglia di basilico spezzettata. Lasciate cuocere per qualche minuto fino che i pomodori sono teneri e il sugo ristretto.  Mentre il sugo si sta cuocendo, cuocete anche le chicche in abbondante acqua salata. Unitele al sugo di pomodoro appena è pronto.
  4. Unite anche la mozzarella e mantecate per qualche secondo per farla sciogliere.

Impiattate e spolverizzate con parmigiano, guarnite con qualche foglia di basilico fresco. Servite caldissimo.

Fonte: agrodolce.it

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